LO SFRATTO E IL PROCEDIMENTO DI CONVALIDA

Lo sfratto è un procedimento attraverso il quale il locatore (proprietario dell’immobile) può ottenere il rilascio di un immobile da parte di un inquilino (conduttore) che non adempie alle condizioni del contratto di locazione, come il mancato pagamento del canone d’affitto o altre violazioni contrattuali.

I motivi per lo sfratto

I motivi principali per cui può essere avviata una procedura di sfratto sono:

  1. mancato pagamento del canone di locazione: l’inquilino non paga l’affitto nei termini stabiliti dal contratto.
  2. scadenza del contratto: Il contratto di locazione è giunto a termine e il locatore non intende rinnovarlo.
  3. altre violazioni contrattuali: l’inquilino non rispetta altre clausole contrattuali (es. subaffitto non autorizzato, uso diverso dell’immobile, ecc.).

Lo sfratto per morosità

Il locatore, tramite un avvocato, deve anzitutto notificare all’inquilino un atto di intimazione di sfratto per morosità e contestuale citazione per la convalida. In questo atto viene specificato l’importo del debito e la data dell’udienza in Tribunale.

Se l’inquilino non paga il debito entro il termine indicato nell’intimazione, può comunque presentarsi all’udienza. Se non compare o anche comparendo non oppone validi motivi a sua difesa, il giudice può convalidare lo sfratto e ordinare il rilascio dell’immobile.

Lo sfratto per finita locazione

In caso di fine del contratto di locazione (per scadenza del termine per esempio di 4+4 in caso di uso abitativo) il locatore notifica all’inquilino un’intimazione di sfratto per finita locazione, specificando la data di scadenza del contratto e citandolo in tribunale per la convalida.

All’udienza se l’inquilino non compare o comunque anche comparendo non oppone motivi a sua difesa, il giudice convalida lo sfratto.

Esecuzione dello sfratto

Una volta ottenuta la convalida dello sfratto, il locatore può richiedere l’esecuzione forzata.

Il locatore notificherà quindi al debitore l’atto di precetto, che intima il rilascio dell’immobile entro una certa data. Se l’inquilino non lascia l’immobile volontariamente, si procederà allo sloggio vero e proprio mediante l’ufficiale giudiziario.

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